Palazzo Comunale – Punto “7” della Mappa

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Voci di Nicole e Davide – Scuola Media di Paciano

Palazzo Comunale

La città era caratterizzata da forme verticali, alte chiese, campanili e palazzi municipali ricordando l’aspirazione dell’uomo verso il cielo.

Le strade erano molto strette e tortuose, buie di notte perché non c’era illuminazione.

Salvo le fiammelle davanti alle immagini sacre. La pavimentazione poteva essere in terra battuta, a lastre di pietra e con ciottoli squadrati o rotondi. In alcuni casi c’erano dei portici che proteggevano i passanti dal sole e dalla pioggia. Gli ombrelli sono stati inventati intorno al 1750.

Al tramonto le porte della città venivano chiuse per difendersi dalle scorrerie dei predoni. Le case, in genere, erano di legno con un piccolo balcone e strette finestre, quasi sempre ad un piano, e non c’erano vetri. Infatti le finestre erano schermate con pannelli legno o carta.

La casa aveva spesso una bottega in cui gli artigiani lavoravano con l’aiuto della famiglia, di qualche giovane che voleva imparare un mestiere.

Spesso sul retro si apriva un orto. Le condizioni igieniche erano pessime, i rifiuti che non servivano per nutrire gli animali domestici venivano gettati in strada.

Non c’erano gabinetti, solo latrine e l’acqua potabile doveva essere attinta alle fontane o ai pozzi. C’era solo un focolare al centro di una stanza.

L’arredamento era molto scarso, qualche tavolo e qualche credenza. 

I Borghi

I Borghi nascono nel XII secolo, quando si ha un forte sviluppo e contadini, valvassini e servi della gleba, lasciano le campagne per andare nelle città.

“Urbanizzazione” dal latino “urbs” che significa città.

Questo accade perché le classi sociali nominate prima, devono stare sotto un signore feudale, che impone leggi come corvè, ovvero lavori senza paga, maritaggio, ovvero sposare un abitante del Feudo, erbaggio, ovvero portare a pascolare gli animali, ed infine c’è il pedaggio, che comprende il passaggio nel Feudo.

Però una volta entrati in città, le varie classi non sono più sotto un signore: si coniano le monete e si apprendono nuove attività, come artigiani e commercianti.

Lo slogan era “La città rende liberi”.

Nasce anche la borghesia, che comprende abitanti del borgo che si sono arricchiti tramite il proprio lavoro.

Paciano

Paciano ha una struttura a forma di ventaglio, articolata su tre strade collegate da vicoli.

Il Borgo è racchiuso in una cinta muraria trecentesca lunga circa 600 metri, in cui si possono osservare otto torri e tre porte: Porta Fiorentina, Porta Perugina e Porta Rastrella.

Paciano ha circa 1000 abitanti di cui 90 nel Borgo.

All’inizio era un feudo di Carlo IV, poi fu annesso allo Stato della Chiesa nel 1500.

Paciano include anche il Palazzo del Municipio, che è un edificio risalente al 1200, interamente restaurato in pietra, che ancora oggi ospita gli uffici del comune. 

All’interno del palazzo si può trovare anche la sala del consiglio, che ospita raffigurata una Madonna che tiene in braccio un bambino del 1500.