Le Fonti

“Le Fonti” assieme a “I lavatoi” e al Pozzo fanno parte del percorso delle acque di Paciano. Sono una struttura più antica de “I lavatoi”, riadattata più volte.

Si apre su un anfiteatro in pietra, sovrastato da un giardino di lecci che è anche area pic-nic.

Uno stemma di Paciano ricorda la proprietà comunale. Sono poste proprio di fronte a una delle principali porte del paese, Porta Rastrella.

Si tratta di uno spazio fresco, ombroso, con sedute per riposare, che racconta di un luogo dove si poteva sostare in attesa della fila alla fonte e contemporaneamente rafforzare i legami sociali della comunità.

La zona di pescaggio dell’acqua, ancora attiva, è alimentata da sorgenti naturali.

Nasce come luogo per il prelievo dell’acqua per uso domestico, dedicata anche all’abbeveraggio degli animali. È diventata negli anni anche luogo di ritrovo e socializzazione.

L’area conserva i successivi adeguamenti all’uso, oggi si presenta con tre punti di attingimento (fontane di prelevamento funzionanti secondo la siccità) e due vasconi.

L’archivio storico comunale riporta progetti di ampliamento del 1825, che dovevano servire a preservare dal prosciugamento.

Quando la funzione di ristoro degli animali è mancata è rimasta la sua funzione di comodo accesso all’acqua naturale fresca proveniente dalla sorgente collinare.

Con il modificarsi dei consumi che hanno portato ad una diffusione capillare dell’acqua in bottiglie, per lo più di plastica, l’ecologica e sociale abitudine di prendere l’acqua alle fonti si è andata perdendo.

Permangono il desiderio e l’affezione dei cittadini che conservano ricordi in questo luogo tanto che la manifestazione de “i bussi con il carburo” in dicembre parte proprio da qui.

Oggi il bene demoetnoantropologico è inserito nei progetti di ART Bonus